Cos’è
L’intestino è l’organo deputato all’assorbimento delle sostanze nutritive che provengono dall’alimentazione. È un tubo della lunghezza di alcuni metri (circa 7) suddiviso in intestino tenue (formato da duodeno, digiuno e ileo), e intestino crasso, o grosso intestino. Quest’ultima parte è formata dal colon destro o ascendente (con l’appendice), dal colon trasverso, dal colon sinistro o discendente, dal sigma e dal retto. La funzione del colon retto è essenzialmente il riassorbimento di acqua, sali minerali e la spinta all’esterno del materiale di scarto (le feci).
Le malattie chirurgiche del colon retto si possono accorpare in due categorie: le complicanze della malattia diverticolare e i tumori.
Malattia diverticolare
La diverticolosi del colon è una condizione comune che affligge circa il 50% della popolazione occidentale entro i 60 anni e quasi tutti all’età di 80 anni ma solo in una piccola percentuale della popolazione presenta sintomi, e poche sono le persone che dovranno essere operate.
1) Che cos’è la diverticolite?
I diverticoli sono tasche che si sviluppano nelle pareti del colon, di solito nel sigma, o nel colon sinistro, ma possono interessare anche tutto il colon. La diverticolosi descrive la presenza di queste tasche.
Quando queste tasche si infiammano, possono rompersi e/o sanguinare, portando alla diverticolite.
I principali sintomi della malattia diverticolare sono: dolore addominale (solitamente nel quadrante addominale inferiore sinistro), con diarrea o stipsi, spesso febbre ed occasionalmente una severa emorragia rettale.
La terapia iniziale è medica con dieta adeguata, antibiotici per via orale associati o meno a quell iniettabili, riposo. Di solito questa terapia è sufficiente a superare il quadro acuto ed in questo caso una visita chirurgica va eseguita con calma al fine di valutare la gravità della situazione.
Nei casi più gravi (mancata risoluzione del quadro, emorragia imponente o addirittura perforazione) la terapia è chirurgica e si basa sull’asportazione della porzione di colon interessato dalla malattia.
Tumore del colon retto
Cos’è?
Il carcinoma del colon retto rappresenta la seconda causa di morte per tumore. In Italia l’incidenza varia nelle diverse regioni da 30 a 53 nuovi casi l’anno ogni 100.000 abitanti; i pazienti deceduti per questa malattia sono circa 18.000/anno.
Come si forma?
La quasi totalità dei cancri del colon e del retto hanno inizio da polipi benigni. Queste neoformazioni pre-maligne insorgono sulla parete intestinale e aumentano di dimensioni nel tempo, trasformandosi e diventando maligni nel giro di alcuni anni.
Si può prevenire?
Le cause del tumore del colon non sono conosciute ma un’alimentazionee ricca di fibre è indicata nella prevenzione di questa malattia. Il passo più importante però è identificare la presenza di polipi o al limite diagnosticare precocemente il tumore quando è di piccole dimensioni. A tal fine, è importante eseguire la ricerca del sangue occulto nelle feci (con i tre campioni), test di screening che ci permette di rilevare il problema e di fare una colonscopia. Questo esame è necessario per una diagnosi certa e precoce.
Quando devo preoccuparmi?
Circa l’80% dei nuovi casi di carcinoma del colon-retto si hanno in soggetti asintomatici ed in assenza di fattori di rischio conosciuti. Nonostante il cancro colo-rettale possa insorgere a qualsiasi età, più del 90% dei pazienti hanno un’età maggiore di 50 anni, ed il rischio raddoppia ogni dieci anni di vita. Pertanto in soggetti con età superiore ai 50 anni, dovrebbe essere proposta l’esecuzione di una colonscopia, con l’obiettivo di identificare individui con polipi adenomatosi o carcinoma colo-rettale. Se questa risulta negativa, andrebbe ripetuta ogni 5 anni.
Oltre all’età vi sono altri fattori ad alto rischio quali: una storia familiare di cancro del colon-retto e di polipi (individui con due o più parenti di primo grado affetti da carcinoma del colon-retto o polipi adenomatosi) oppure una storia personale di colite ulcerosa, polipi del colon o il cancro di altri organi, in particolare del seno o dell’utero.
I sintomi più comuni sono il sanguinamento rettale e l’improvvisa comparsa di stipsi o diarrea. Questi sintomi sono comuni anche in altre malattie per cui è importante sottoporsi ad una visita approfondita nel caso in cui si dovessero verificare. Anemia, dolore addominale e perdita di peso sono di solito sintomi tardivi e indicativi di una possibile malattia non più iniziale. I polipi e molti cancri in fase iniziale non danno alcuna sintomatologia ed è per questo che è fondamentale eseguire periodicamente un test per il sangue occulto nelle feci.